Prezzi carburanti

Prezzi Benzina, Diesel, GPL e Metano

Il grafico mostra l’andamento nel tempo dei prezzi dei seguenti carburanti: benzina, diesel, Metano, GPL.

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Prezzi dei carburanti oggi

I prezzi dei carburanti sono tratti dal sito del Ministero dello Sviluppo Economico (MISE) e sono aggiornati giornalmente.

Grazie a questo grafico, è possibile tenere sott’occhio ogni giorno l’andamento dei prezzi della benzina, del diesel, del metano e del GPL.

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Come si compongono i prezzi dei carburanti?

Anzitutto, c’è il prezzo del petrolio greggio. Esso viene determinato ogni giorno da Platts, un’agenzia specializzata (di proprietà della McGraw – Hill) con sede a Londra, che gestisce la piattaforma dove si incontrano domanda e offerta dei prodotti petroliferi.

In sostanza, Platts determina ogni giorno il prezzo internazionale della benzina e del gasolio, ovvero il valore (in dollari) di una tonnellata di benzina (o gasolio) venduta ad una raffineria, che viene chiamato appunto “il Platts”.

La quasi totalità delle transazioni sul mercato correlate alla quotazione del greggio fanno quindi riferimento al valore del barile di Brent, ovvero il benchmark elaborato da Platts. Ma il costo del greggio (o di altra materia prima), ovviamente, non è l’unica componente che contribuisce a formare il costo del carburante.

Infatti, in Italia un’ampia percentuale dei prezzi di benzina, diesel, GPL e metano è costituita dalla tassazione, che a sua volta si distingue in accise, ovvero imposte aggiunte volte a finanziare uno specifico capitolo di spesa, e l’IVA, ovvero l’Imposta sul Valore Aggiunto.

Non si tratta di una componente di poco conto, se consideriamo che la tassazione influisce per circa il 66% sul costo della benzina, per il 61% sul prezzo del diesel, per il 45% su quello GPL e per quasi il 23% su quello del metano.

Le accise sul carburante

Le accise sul carburante sono sempre state un argomento molto discusso: infatti, vengono aggiunte in situazioni di emergenza per finanziare specifici capitoli di spesa, ma poi non vengono più rimosse. Infatti, nel prezzo del carburante in Italia sono inclusi i finanziamenti per la Guerra in Etiopia (1935), per la Crisi di Suez (1956), per il disastro del Vajont (1963), per l’alluvione di Firenze (1966), per il terremoto del Belice (1968), per il terremoto in Friuli (1976), per il terremoto dell’Irpinia (1980), per la guerra in Libano (1983), per la missione in Bosnia (1996), per il rinnovo del contratto degli autoferrotranvieri (2004), per l’acquisto di autobus ecologici (2005), per il terremoto dell’Aquila (2009), per il finanziamento alla cultura (2011), per l’emergenza immigrati dopo la crisi libica (2011), per l’alluvione in Emilia e Toscana (2011), per il Decreto Salva-Italia (2011) e per il terremoto in Emilia (2012).

Si tratta sempre di cifre molto piccole, alcune quasi irrisorie, ma in totale contiamo ben 17 accise diverse, che impattano in maniera significativa sui prezzi dei carburanti.

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