Le notizie sui rincari della benzina non stupiscono, ma rimangono pur sempre fastidiose, specialmente per chi è costretto a guidare per lavorare. Basta poco per risparmiare sul carburante e l’attenzione va in particolare a tre fattori: lo stile di guida, il tipo di carburante e il metodo di pagamento che si utilizza facendo rifornimento.
Affrontiamoli uno alla volta e vediamo concretamente come risparmiare sulla benzina.
Le abitudini nemiche del portafoglio: come cambiare lo stile di guida
Quando si parla di come risparmiare sul carburante, il nocciolo della questione sta principalmente nel contenere gli sprechi. Spesso lo stile di guida che adottiamo ogni giorno è il peggior nemico del nostro portafogli.
Cambiare abitudini è difficile, ma un piccolo sforzo al giorno farà più felice il vostro conto in banca. In particolare, le prossime volte che sarete alla guida, cercate di:
- non frenare e accelerare continuamente. Il mantenimento di una velocità costante aiuta il motore della vostra auto che, altrimenti, tende a consumare più carburante.
- spegnere il motore durante le soste. Se esiste lo start&stop su certe auto non è solo per il fattore inquinante: rimanere in sosta con il motore acceso, semplicemente, fa consumare carburante quando non serve.
- avere le gomme sempre ben gonfie. Far scendere la pressione delle gomme sotto il livello consigliato può aumentare il consumo di carburante anche del 10% a causa della difficoltà della vettura a muoversi.
- evitare lo zig zag in coda. Stare fermi in coda è una scocciatura per chiunque, ma non aiuta, di certo, passare da una corsia all’altra. Tanto si sa che la corsia che scorre di più è sempre quella che avete appena lasciato!
- mantenere giri bassi di marcia. “Tirare le marce” facendo salire il contagiri sopra 2000 non è ottimale per il consumo della benzina, anche se “suona” più sportivo. Quando cambiate marcia fate attenzione a farlo prima di superare i 2000/2500 giri.
Il tipo di carburante: benzina, diesel, metano o GPL?
Per non citare le fonti più innovative e rinnovabili sul mercato che sono spesso proibitive o ancora in sperimentazione (elettricità o idrogeno), facciamo una comparazione tra benzina, diesel, metano e GPL.
La benzina, conosciuta come “benzina verde” o “senza piombo”, deve il suo nome alla sua composizione calcolata in base al numero degli ottani. Attualmente la benzina è la miscela di carburante più costosa in commercio con il prezzo medio di 1.549 €/litro.
Un primo passo per risparmiare sul carburante potrebbe essere proprio quello di cambiare tipologia di carburante, a patto di rinunciare a prestazioni migliori dell’auto.
Già il diesel o gasolio, con un prezzo medio di poco inferiore (1,437€/litro), rende i mezzi meno scattanti. Il guadagno sul prezzo al litro viene riassorbito dal costo dei motori che fa lievitare il prezzo delle vetture alimentate a diesel.
Il gioco vale la candela per tutti quei lavoratori che mangiano letteralmente la strada, ad esempio per trasferte: superando i 20.000 km/anno si apprezza davvero il risparmio sui costi del carburante.
Per abbattere ulteriormente i costi, la scelta del carburante può ricadere sul GPL, gas di petrolio liquefatto, o sul metano che assicurano un risparmio di circa il 60% rispetto alla benzina e 50% rispetto al diesel.
Il grande neo di entrambe le soluzioni è l’installazione dell’impianto, costoso e, nel caso del metano, decisamente ingombrante. Nonostante ciò, con 10€ di spesa, metano e GPL consentono di viaggiare per circa 80 km in più rispetto a benzina o gasolio. Il risparmio è notevole sulle grandi distanze.
Il metodo di pagamento: le soluzioni smart che fanno risparmiare
Il metodo di pagamento è un fattore sottovalutato rispetto a come risparmiare sul carburante auto. Per tutte le aziende o i liberi professionisti che solcano le strade, esistono in commercio le carte carburante monomarca, multimarca o universali.
La maggior parte di queste carte è corredata da app per scegliere quale il distributore più economico e più vicino alla propria posizione. Le carte monomarca permettono di raccogliere punti solo in precise stazioni di servizio per ottenere in premio ulteriori sconti. Questo, però, diventa problematico quando non si ha una buona copertura rispetto alla marca scelta.
Le carte carburante multimarca come la DKV Card, invece, garantiscono la possibilità di fare rifornimento in più pompe di benzina, anche all’estero.
Un’ultima soluzione sono le carte carburante universali come Soldo Drive, che permette di rifornirsi ovunque, anche alle cosiddette “pompe bianche”.
Queste carte hanno quindi il vantaggio della libertà di scegliere il distributore cui rifornirsi e trovare quello al prezzo al litro più basso.
Se volete risparmiare sul carburante, la ricetta è fatta da una combinazione di buone abitudini, una scelta oculata del tipo di carburante e, infine, dalla tipologia di pagamento, che insieme aiutano a salvaguardare le finanze e, perché no, ridurre lo stress.