La detraibilità dell’Iva e la deducibilità dei costi acquisto e uso auto garantiscono ogni anno un risparmio notevole all’azienda e al libero professionista. Se si hanno dei dubbi su cosa siano o come si applichino conviene chiarirseli prima di commettere qualche errore in fase di rendicontazione o di pagare più tasse di quanto dovuto. In questo articolo approfondiamo la varia casistica riguardante la detraibilità dell’Iva per l’anno 2019. Vediamo poi come fare nel caso delle spese del carburante per poter dedurre le spese e detrarre l’Iva e come cambiano le cose con l’introduzione della fattura elettronica.
La detraibilità dell’Iva stabilita al 40% per le auto aziendali
L’Unione Europea ha concesso la proroga all’Italia sulla detraibilità dell’Iva al 40% con la decisione 2016/1982, estendendola al triennio fiscale 2017/2019. Non è la prima volta che l’Unione Europea concede la proroga all’Italia su questo punto. La misura infatti è fondamentale principalmente per un motivo: controllare effettivamente che la detraibilità dell’Iva concessa al 100% per i mezzi ad uso esclusivo sia rispettata, ossia che lo stesso mezzo che gode dell’agevolazione sull’Iva non venga usato anche per uso personale, risulta quasi impossibile, oppure estremamente costoso. Di conseguenza l’Italia ha chiesto all’Unione Europea di poter concedere la detraibilità al 40% per le automobili aziendali ad uso promiscuo, in modo da disincentivare eventuali evasori. Nel caso l’uso dell’auto sia limitato ai fini legati all’attività professionale, rimane la possibilità di richiedere la detraibilità dell’Iva al 100% sia per l’acquisto dell’auto aziendale che per le spese relative: manutenzione, sostituzione dei liquidi, etc. Se il mezzo supera il 35 quintali non è concessa la possibilità di richiedere la detraibilità al 40% per uso promiscuo, ma si può richiedere la detrazione del 100% per uso esclusivamente lavorativo.
Riepilogando brevemente i casi possibili:
- Se l’autovettura pesa più di 35 quintali non viene considerata la possibilità della detrazione al 40% sull’uso promiscuo, si può richiedere la detrazione del 100% a condizione che non si usi il mezzo anche per fini personali. E’ possibile servirsi del mezzo a fini personali saltuariamente, sarà però necessario provvedere a produrre un’autofattura per il servizio.
- Se l’autovettura pesa meno di 35 quintali:
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- Nel caso di uso promiscuo dell’autovettura, ossia il mezzo è usato sia per attività relative allo svolgimento del proprio lavoro che per fini personali, si può godere della detrazione dell’Iva al 40% sul costo di acquisto dell’auto e
- Nel caso di uso esclusivo, ossia se il mezzo viene usato solo in ambito lavorativo è possibile detrarre l’Iva al 100%.
Oltre al peso ci sono dei fattori che qualificano la legittimità della detrazione: per poter accedere alla detrazione il mezzo non deve essere dotato di più di 8 posti a sedere oltre a quello del conducente (in totale il massimo è di nove posti, quindi). Inoltre il mezzo deve essere un veicolo stradale a motore dedicato al trasporto di beni o persone. Inoltre nel caso in cui il mezzo superi i 350 cc. non può usufruire di alcuna detrazione sull’Iva.
Rimane invece la detraibilità al 100% per tutti questi casi: il veicolo è usato da un rappresentante di commercio nei suoi spostamenti, il veicolo è usato per noleggio o leasing, l’auto è usato come taxi oppure viene usato nel contesto di una scuola guida con il fine di insegnare a guidare.
La detraibilità dell’Iva sulle spese di carburante
A partire dal 1° luglio 2018 è diventato obbligatorio pagare le spese del carburante in modo telematico con carta di credito, bancomat o prepagata, con assegno oppure con bonifico per poter continuare a godere della detrazione dell’Iva e della deduzione sulle spese per il carburante.Perciò liberi e professionisti o imprese devono adottare uno di questi metodi di pagamento se desiderano risparmiare sulle tasse. Inoltre a partire dal 1° gennaio 2019 non si può più usare la vecchia scheda carburante per documentare gli acquisti di carburante per poi detrarre Iva e dedurre le spese.
In questo panorama, alcuni dei prodotti già esistenti assumono un ruolo che può essere fondamentale nell’aiutarti a risparmiare tempo e denaro. Si tratta delle carte carburante, delle carte di credito o prepagate ricaricabili che possono essere solitamente associate ad una persona o ad un veicolo o ad entrambi che sono specificatamente pensate per aiutarti nella contabilizzazione delle spese carburante a fini di detrazione dell’Iva e deduzione delle spese. In un articolo precedente ci siamo chiesti quale delle diverse tipologie di carta carburante: monomarca, multimarca o universale convenga usare a seconda delle esigenze e come fare per richiederle.