In Italia esistono già più di 4.000 distributori di GPL e altrettanti di metano per soddisfare le necessità di carburante di un parco auto ad alimentazione alternativa sempre crescente. Nel 2017, l’Anfia, Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica, ha stimato circa 1 milione di auto a metano e 2 milioni di mezzi a GPL.
Quando si parla di auto a metano o gpl, però, bisogna sempre ricordare che si tratta, di fatto, di auto a doppia alimentazione. Le auto ad alimentazione a gas, infatti, sfruttano due tipi di carburante di cui uno è sempre rappresentato dalla benzina. Le esigenze di questi tipi di mezzi, quindi, sono duplici.
Gpl e metano: risparmio e libertà dai limiti di circolazione
GPL e metano non sono mai stati più convenienti di ora, sia in termini economici che etici (rispetto all’annosa questione dell’inquinamento atmosferico).
Dal 2009, anno del boom di immatricolazioni di auto bifuel, il prezzo del GPL è sceso drasticamente rispetto a benzina e gasolio. Se si calcolano i costi per un’auto che percorre 20.000 km all’anno e 10 km/l, con il GPL si può ottenere un risparmio di circa il 60% rispetto alla benzina e il 50% rispetto al gasolio. Con il metano le cifre sono pressoché uguali, e sono numeri che parlano forte e chiaro ai consumatori.
Ipotizzando 10 euro di spesa, quindi, si possono percorrere 64 km con la benzina, 82 km con il gasolio, 153 km con il metano e, addirittura, 158 km con il GPL. Questi semplici calcoli vanno, chiaramente, adattati ai casi singoli guardando alle caratteristiche di prestazioni e rendimento delle differenti autovetture.
Le auto a metano e GPL sono vantaggiose sia per chi deve fare lunghe tratte, sia per chi deve muoversi in città con la propria auto aziendale. Le auto alimentate a gas, infatti, non sono soggette a limitazioni di circolazione che coinvolgono tipicamente le auto inquinanti.
A livello di emissioni di CO2, le auto alimentate a gas producono meno inquinamento rispetto a quelle alimentate a combustibile fossile. Le stime parlano di un 10% in meno per il GPL e un 20% di emissioni in meno per il metano.
Carta carburante GPL e metano: esistono soluzioni conformi alle nuove norme di fatturazione?
Chi si affida all’alimentazione a gas per le proprie vetture aziendali non è nuovo alla questione della fatturazione elettronica, in vigore dal 1° Gennaio 2019.
Secondo gli obblighi di legge, i rifornimenti per auto aziendali devono essere acquistati con metodi di pagamento tracciabili e i benzinai sono obbligati ad emettere al consumatore una fattura elettronica.
Tra le soluzioni che vanno incontro alle esigenze di aziende che e lavoratori indipendenti fanno uso di una flotta aziendale, ci sono le carte carburante monomarca. Si tratta di carte carburante messe a disposizione da grandi marchi della distribuzione di carburante.
Una soluzione valida è utilizzare una delle carte carburante multifornitore o multimarca, come ad esempio DKV card o l’ultimamente molto pubblicizzata carta universale Soldo Drive.
Il vero problema di queste carte è la necessità di trovare stazioni che siano convenzionate, cosa non sempre semplice.
Di seguito la soluzione proposta da un utente del forum di metanoauto.com
Io risolverò facendo 3 o 4 carte prepagate in modo da avere un maggior spettro di scelta:
– q8
– agip
– total erg
– vega
Sicuramente una tattica non particolarmente comoda…
La soluzione ideale potrebbe essere la carta carburante universale Soldo Drive grazie alla quale il rifornimento può essere effettuato in ogni distributore.
Leggi il nostro articolo: carta carburante quale conviene?